Indagine di Cittadinanzattiva sulle mense scolastiche

  24 Maggio 2023


Indagine di Cittadinanzattiva sulle mense scolastiche: 82 euro il costo medio mensile a livello nazionale, in Campania poco più di 81 euro. PNRR: 105 gli interventi previsti sulle mense scolastiche regionali, di cui 51 di nuova costruzione 81,20 euro è la spesa media che una famiglia campana sostiene per la mensa scolastica nell’anno in corso, rispetto agli 82 euro della media nazionale. La regione mediamente più costosa è la Basilicata (109€ mensili) mentre quella più economica è la Sardegna (58€ nell’infanzia e 62€ per la primaria). In Campania si va dai 3,68€ a pasto nelle scuole di Avellino ai 4,50€ di Salerno. A livello di singoli capoluoghi di provincia italiane, sono le famiglie di Barletta a spendere di meno per il singolo pasto (2€ sia per l’infanzia che per la primaria) mentre per l’infanzia si spende di più a Torino (6,60€ a pasto) e per la primaria a Livorno e Trapani (6,40€). Fra le città metropolitane, soltanto Roma rientra nella classifica delle meno care, con un costo a pasto per la famiglia “tipo” di circa 2,40€ in entrambe le tipologie di scuola. Questi i dati che emergono dalla VI Indagine sulle tariffe delle mense scolastiche, con la quale Cittadinanzattiva ha preso in esame le tariffe di tutti i 110 capoluoghi di provincia sia per la scuola dell’infanzia che per la primaria. La famiglia di riferimento è composta da tre persone (due genitori e un figlio minore), ha un reddito lordo annuo di € 44.200, con corrispondente ISEE di € 19.900. Nel calcolo della quota annuale del servizio di ristorazione scolastica si è ipotizzata una frequenza di 20 giorni mensili per un totale di 9 mesi escludendo eventuali quote extra annuali e/o mensili. L’analisi prescinde dal livello di qualità del servizio offerto che, purtroppo a causa della pandemia, non è stato possibile monitorare attraverso la consueta indagine civica rivolta ai diversi attori ed utenti del servizio di ristorazione scolastica. L’Indagine completa è disponibile sul sito www.cittadinanzattiva.it. Alcune proposte Mense scolastiche come servizio essenziale e universale Il servizio di ristorazione scolastica dovrebbe essere considerato non più a domanda individuale, facoltativo ed extrascolastico, ma rientrare nei livelli essenziali delle prestazioni, ai sensi dell’art.117 della Costituzione. Nel frattempo, è indispensabile ampliare le fasce di reddito per le quali è previsto l’accesso gratuito e uniformare le tariffe minime e massime, almeno per aree territoriali del Paese (Nord, Centro e Sud). Nuove mense scolastiche Estendere il pasto a scuola ad un numero sempre maggiore di bambini, soprattutto nelle aree del Sud, in quelle interne e ultra periferiche del Paese per favorire la permanenza a scuola, consentire un ampliamento dell’offerta formativa, contrastare la dispersione scolastica. Il PNRR ha previsto 1.000 (per ora ne conosciamo 600): obiettivo importante ma non sufficiente a colmare le lacune esistenti e a favorire il tempo pieno in modo equilibrato in tutte le regioni del Paese. Mense scolastiche partecipate Favorire in tutte le scuole l’istituzione della Commissione Mensa, con la presenza al suo interno di almeno un genitore di bambini che utilizzano le diete speciali, e dotare le stesse di procedure e strumenti specifici per valutare il servizio su tutto il territorio nazionale su indicatori comuni. Più in generale, è auspicabile che le Linee guida per la ristorazione scolastica del Ministero della Salute siano aggiornate con una frequenza periodica (es. 3-5 anni), previa consultazione anche delle associazioni dei consumatori e delle reti delle Commissioni Mensa. Qualità, sicurezza, sostenibilità dei menù Il costo crescente del servizio ed i timori per una gestione poco sicura e non di qualità delle mense scolastiche, hanno favorito in qualche caso soluzioni “fai da te” (pasto da casa) sulle quali è essenziale avviare un confronto tra le parti, caso per caso, per risolvere le criticità che sono alla base di tali scelte e per favorire in ogni modo il pasto comune data l’importanza che esso riveste dal punto di vista educativo, sociale, alimentare. Educazione e formazione per tutti Realizzare programmi di educazione alimentare e corretti stili di vita in ambito scolastico, e affiancare a tali programmi, iniziative informative-formative rivolte agli educatori, agli insegnanti, alle famiglie, a tutti gli attori che ruotano intorno alla mensa, al fine di provocare un cambiamento culturale profondo e l’adozione di comportamenti alimentari, individuali e collettivi, sani e sostenibili. No al junk food nelle scuole È nel potere delle scuole cambiare rotta su questi approvvigionamenti, scegliendo di inserire nei distributori solo prodotti freschi e naturali, possibilmente della zona.

I dati regionali Campania SCUOLE DELL’INFANZIA CITTA’ COSTO PASTO 2022/23 COSTO MENSILE 2022/23 COSTO ANNUALE 2022/23 Avellino € 3,68 € 73,60 € 662 Benevento € 4,00 € 80,00 € 720 Caserta € 4,30 € 86,00 € 774 Napoli € 3,80 € 76,00 € 684 Salerno € 4,50 € 90,00 € 810 Media € 4,06 € 81,20 € 730,80

Fonte: Cittadinanzattiva,

VI Indagine Tariffe delle Mense scolastiche, 2022 – 2023 SCUOLE PRIMARIE CITTA’ COSTO PASTO 2022/23 COSTO MENSILE 2022/23 COSTO ANNUALE 2022/23 Avellino € 3,68 € 73,60 € 662,00 Benevento € 4,00 € 80,00 € 720,00 Caserta € 4,30 € 86,00 € 774,00 Napoli € 3,80 € 76,00 € 684,00 Salerno € 4,50 € 90,00 € 810,00 Media € 4,06 € 81,20 € 730,80 Fonte: Cittadinanzattiva, VI Indagine Tariffe delle Mense scolastiche, 2022 – 2023 Mense esistenti: 543 Mense previste dal PNRR: 105 (di cui 51 di nuova costruzione) MENSE CAMPANIA PNRR Nuova costruzione Demolizione, ricostruzione, ampliamento Riconversione Spazi esistenti Riqualificazione Mense esistenti Totale Mense Importo complessivo 51 23 12 19 105 47.997.681,47

Fonte: Rielaborazione Cittadinanzattiva su dati Futura – La scuola per l’Italia di domani, 2023

Gli interventi sono così distribuiti sul territorio regionale: Avellino: Torella dei Lombardi, 680.000, Demolizione e/o ricostruzione e/o ampliamento; Castelfranci, 380.000, Demolizione e/o ricostruzione e/o ampliamento; Prata di Principato Ultra, 449.206, Demolizione e/o ricostruzione e/o ampliamento; Montoro, 708.260, Nuova costruzione; Aiello del Sabato, 362.187, Nuova costruzione; Sant’Angelo dei Lombardi, 750.000, Nuova costruzione; Chiusano San Domenico, 500.000, Nuova costruzione; Calabritto, 536.000, Nuova costruzione; Avella, 780.313, Nuova costruzione; Baiano, 700.000, Nuova costruzione; Montecalvo Irpino, 425.720, Nuova costruzione; Monteforte Irpino, 489.926, Riconversione di spazi esistenti; Pago del Vallo di Lauro, 382.344, Riconversione di spazi esistenti; Villamaina, 239.644, Riconversione di spazi esistenti; Villanova del Battista, 312.000, Riconversione di spazi esistenti; Caposele, 346.470, Riconversione di spazi esistenti; Sperone, 314.000, Riconversione di spazi esistenti; Avella, 357.310, Riqualificazione mensa esistente; Flumeri, 123.000, Riqualificazione mensa esistente; Monteforte Irpino, 397.295, Riqualificazione mensa esistente; Senerchia, 172.078, Riqualificazione mensa esistente; Benevento: Ceppaloni, 198.000, Nuova costruzione; Apice, 740.000, Nuova costruzione; Forchia, 330.000, Nuova costruzione; Sant’Angelo a Cupolo, 301.296, Nuova costruzione; Durazzano, 437.943, Nuova costruzione; Pesco Sannita, 237.943, Riqualificazione mensa esistente; Foiano di Val Fortore, 150.000, Riqualificazione mensa esistente; Fragneto Monforte, 170.214, Riqualificazione mensa esistente; Caserta: Castel Campagnano, 336.760, Demolizione e/o ricostruzione e/o ampliamento; Grazzanise, 374.400, Demolizione e/o ricostruzione e/o ampliamento; Pignataro Maggiore, 1.210.000, Demolizione e/o ricostruzione e/o ampliamento; Villa di Briano, 148.800, Demolizione e/o ricostruzione e/o ampliamento; Casapulla, 245.639, Demolizione e/o ricostruzione e/o ampliamento; Caserta, 700.000, Demolizione e/o ricostruzione e/o ampliamento; Casagiove, 580.000, Demolizione e/o ricostruzione e/o ampliamento; Caiazzo, 247.500, Nuova costruzione; Casal di Principe, 646.000, Nuova costruzione; Caserta, 824.000, Nuova costruzione; Casaluce, 324.300, Nuova costruzione; Teverola, 735.000, Nuova costruzione; Cancello ed Arnone, 400.000, Nuova costruzione; Liberi, 180.820, Nuova costruzione; Villa Literno, 271.550, Nuova costruzione; Sant’Angelo d’Alife, 538.843, Nuova costruzione; San Marcellino, 436.363, Nuova costruzione; San Prisco, 225.000, Nuova costruzione; Villa Literno, 290.000, Riconversione di spazi esistenti; Parete, 200.000, Riqualificazione mensa esistente; Caserta, 555.240, Riqualificazione mensa esistente; Letino, 79.813, Riqualificazione mensa esistente; Caserta, 515.074, Riqualificazione mensa esistente; Caserta, 193.000, Riqualificazione mensa esistente; Caserta, 690.000, Riqualificazione mensa esistente; Caserta, 774.286, Riqualificazione mensa esistente; Napoli: Ischia, 368.000, Demolizione e/o ricostruzione e/o ampliamento; Ischia, 568.000, Demolizione e/o ricostruzione e/o ampliamento; Frattamaggiore, 560.000, Demolizione e/o ricostruzione e/o ampliamento; Serrara Fontana, 119.993, Demolizione e/o ricostruzione e/o ampliamento; Torre Annunziata, 925.962, Demolizione e/o ricostruzione e/o ampliamento; Trecase, 640.000, Demolizione e/o ricostruzione e/o ampliamento; Sant’Antimo, 710.160, Nuova costruzione; San Giorgio a Cremano, 1.994.000, Nuova costruzione; Piano di Sorrento, 547.218, Nuova costruzione; Somma Vesuviana, 569.789, Nuova costruzione; Somma Vesuviana, 748.871, Nuova costruzione; Vico Equense, 370.000, Nuova costruzione; Pomigliano d’Arco, 399.999, Nuova costruzione; Pomigliano D’Arco, 399.999, Nuova costruzione; Arzano, 454.988, Nuova costruzione; Ottaviano, 685.471, Nuova costruzione; Palma Campania, 260.995, Nuova costruzione; Giugliano in Campania, 1.316.400, Nuova costruzione; Giugliano in Campania, 760.440, Nuova costruzione; Massa di Somma, 423.806, Nuova costruzione; Nola, 331.911, Nuova costruzione; Pimonte, 290.000, Riconversione di spazi esistenti; Poggiomarino, 415.000, Riconversione di spazi esistenti; Palma Campania, 442.000, Riconversione di spazi esistenti; Comiziano, 120.000, Riqualificazione mensa esistente; Salerno: Casal Velino, 119.136, Demolizione e/o ricostruzione e/o ampliamento; Siano, 619.988, Demolizione e/o ricostruzione e/o ampliamento; Perdifumo, 696.320, Demolizione e/o ricostruzione e/o ampliamento; Colliano, 436.000, Demolizione e/o ricostruzione e/o ampliamento; Baronissi, 197.600, Demolizione e/o ricostruzione e/o ampliamento; Casal Velino, 160.000, Demolizione e/o ricostruzione e/o ampliamento; Montecorvino Pugliano, 509.680, Demolizione e/o ricostruzione e/o ampliamento; Albanella, 303.738, Nuova costruzione; Albanella, 303.733, Nuova costruzione; Pontecagnano Faiano, 910.500, Nuova costruzione; Sala Consilina, 215.000, Nuova costruzione; San Cipriano, 200.000, Nuova costruzione; Caggiano, 441.355, Nuova costruzione; San Mango Piemonte, 415.521, Nuova costruzione; Rutino, 383.000, Nuova costruzione; Pontecagnano Faiano, 779.000, Nuova costruzione; Capaccio, 736.000, Nuova costruzione; Ogliastro Cilento, 640.000, Nuova costruzione; Palomonte, 269.039, Nuova costruzione; Stio, 206.018, Riconversione di spazi esistenti; Piaggine, 355.000, Riconversione di spazi esistenti; Castel San Lorenzo, 264.000, Riqualificazione mensa esistente; Angri, 199.902, Riqualificazione mensa esistente; Valva, 231.570, Riqualificazione mensa esistente; Giffoni  Valle Piana, 289.027, Riqualificazione mensa esistente

infografiche

File Dimensioni
VI-Indagine-Mense-2023-infografiche
1,009.61 KB